Le indiscrezioni più audaci sul futuro della serie Galaxy S di Samsung trovano una risposta definitiva. Il tanto chiacchierato Galaxy S26 Edge, che avrebbe dovuto sfoggiare uno spessore record di soli 5,5 millimetri, è stato ufficialmente cancellato. La conferma arriva dalle immagini diffuse dal noto leaker OnLeaks, che mettono a confronto un modello fittizio del dispositivo mai nato con l’attuale iPhone 16 Pro, evidenziando una differenza di spessore abissale. Samsung sembra aver scelto la prudenza, optando per una lineup più consolidata e abbandonando un esperimento di design estremo che, nonostante il fascino, presentava criticità pratiche, prima fra tutte l’autonomia della batteria.
OnLeaks mostra il confronto e chiude la porta
La certezza sulla cancellazione del Galaxy S26 Edge arriva da Steve Hemmerstoffer, noto in rete come OnLeaks, una fonte da sempre molto attendibile per quanto riguarda i prototipi e i progetti in fase di sviluppo. Le sue pubblicazioni mostrano i cosiddetti “dummy”, modelli fisici non funzionanti che riproducono le dimensioni e il design esatto del prodotto finale. Il confronto proposto è tra il dummy del Galaxy S26 Edge e quello di un iPhone 16 Pro, e il risultato è impietoso per il dispositivo Apple. Mentre l’iPhone mantiene uno spessore consistente, il fantomatico S26 Edge si presenta come una lama, con un profilo di appena 5,5 mm. Tuttavia, OnLeaks non lascia spazio a dubbi: questo telefono non vedrà la luce. La sua esistenza si limita alla fase prototipale, e Samsung ha deciso di non portarlo alla produzione di massa, archiviando quello che sarebbe stato lo smartphone di punta più sottile mai realizzato.
Il compromesso mancato: design estremo contro autonomia
La scelta di Samsung, sebbene possa deludere gli appassionati di design innovativo, appare dettata da una logica commerciale e di esperienza utente. Le recensioni del suo predecessore, il Galaxy S25 Edge, avevano già messo in luce un problema fondamentale: uno spessore così ridotto lascia poco spazio per una batteria di grande capacità. Molti utenti, sebbene attratti dalla forma ultra-sottile e dalla maneggevolezza del dispositivo, hanno espresso perplessità sulla sua autonomia, rivelatasi non all’altezza delle esigenze di utilizzo intensivo. Sviluppare un telefono ancora più sottile avrebbe significato accentuare questo compromesso, rischiando di immettere sul mercato un prodotto esteticamente avvincente ma praticamente limitato. In un’epoca in cui l’autonomia è tra le prime voci nelle liste dei desideri dei consumatori, sacrificarla per un record di sottigliezza è apparso a Samsung come un azzardo troppo grande. La cancellazione del modello Edge rappresenta quindi una scelta ponderata, che privilegia l’equilibrio complessivo del prodotto rispetto a un mero esercizio di stile.
La lineup definitiva: S26, S26+ e S26 Ultra
Con l’uscita di scena del modello Edge, la strategia di Samsung per la serie Galaxy S26 appare ora chiara e lineare. La gamma sarà composta da tre modelli distinti:
- Galaxy S26: il modello base, che secondo alcune voci precedenti avrebbe potuto chiamarsi “Pro”, ma che manterrà invece la denominazione tradizionale.
- Galaxy S26+: la variante intermedia, della quale sono già trapelate immagini che mostrano un design con linee leggermente riviste rispetto all’attuale generazione.
- Galaxy S26 Ultra: il faro della serie, il modello di punta che incorporerà le tecnologie più avanzate e che fungerà da riferimento per l’intero settore.
Questa triade riporta Samsung su un binario più prevedibile e collaudato, abbandonando le sperimentazioni sulla nomenclatura e concentrandosi su un’offerta ben definita e comprensibile per il consumatore.
Processore e specifiche: la potenza non viene trascurata
Mentre il design ultra-sottile viene accantonato, Samsung non sta certo trascurando le prestazioni pure. Le ultime indiscrezioni sulla serie S26 delineano una strategia sui chip molto precisa. Il modello top di gamma, il Galaxy S26 Ultra, montarebbe il processore Snapdragon 8 Elite Gen 5 di Qualcomm in tutte le regioni del mondo, mettendo fine alla storica dualità tra chip Qualcomm ed Exynos per il modello più potente. Per quanto riguarda il Galaxy S26 e il Galaxy S26+, invece, Samsung sembra intenzionata a proseguire con una strategia mista: in alcuni mercati saranno equipaggiati con il nuovo Exynos 2600, mentre in altri, probabilmente incluso quello nordamericano, verrà utilizzato il sistema su chip di Qualcomm. Un altro aggiornamento significativo che interesserebbe l’intera serie è l’adozione di una memoria RAM più veloce. Questo non si tradurrà solo in prestazioni generali più scattanti, ma porterà miglioramenti tangibili anche nelle performance della fotocamera, riducendo i tempi di elaborazione degli scatti e migliorando la gestione delle modalità video ad alta risoluzione. Il lancio ufficiale del trio Galaxy S26 è atteso per febbraio 2026, quando Samsung presenterà al mondo il nuovo corso della sua serie iconica, senza la lama sottile del S26 Edge, ma con una rinnovata attenzione alla potenza e all’equilibrio complessivo.
