Google Gemini, l’assistente intelligente di Big G, sta ricevendo un aggiornamento significativo che promette di cambiare il modo in cui gli utenti condividono le immagini generate dall’intelligenza artificiale.
La nuova funzionalità, attualmente in fase di rollout graduale, introduce un sistema di condivisione basato su link che garantisce l’invio delle foto senza alcuna perdita di qualità, indipendentemente dalla piattaforma di messaggistica scelta dal destinatario.
Questa mossa arriva in un momento di grande fermento per le creazioni AI, rinvigorito dall’arrivo del modello Nano Banana, noto anche come Gemini 2.5 Flash Image, che ha prodotto un’ondata di immagini bizzarre e virali sul web.
La sfida della qualità nelle condivisioni istantanee
La condivisione rapida di immagini, specialmente quelle create su Gemini, si scontra da sempre con un problema fondamentale: la compressione.
Applicazioni di messaggistica istantanea estremamente popolari come WhatsApp applicano algoritmi di compressione che, sebbene ottimizzino l’utilizzo dei dati, riducono spesso in modo sensibile la qualità visiva dell’immagine originale.
Fino ad oggi, l’unica soluzione per un utente che volesse condividere una creazione Gemini senza compromessi era quella di salvare manualmente l’immagine sul proprio dispositivo e poi inviarla come allegato tramite l’app desiderata.
Un processo a più step che, se da un lato preserva la fedeltà dell’immagine, dall’altro rallenta notevolmente l’operazione, un fattore non trascurabile quando si ha a che fare con contenuti virali dove la tempestività è tutto.
Come funziona il nuovo sistema di condivisione tramite link
Con l’aggiornamento, l’app Google Gemini integra una nuova opzione che genera un link diretto all’immagine.
Invece di condividere un file compresso, l’utente invierà questo URL al proprio contatto.
Chi riceve il link, cliccandoci sopra, verrà indirizzato a una pagina web dedicata dove l’immagine è visualizzata in piena qualità.
Da questa pagina, il destinatario avrà a disposizione un ventaglio di opzioni per interagire con la risorsa, tra cui:
- Condividere a sua volta il link tramite altre applicazioni.
- Copiare il link negli appunti per un uso successivo.
- Salvare l’immagine originale direttamente sulla galleria del proprio dispositivo.
Questo meccanismo bypassa completamente i sistemi di compressione delle app di messaggistica, garantendo che chiunque riceva il link possa accedere alla versione integrale e non alterata della creazione generata dall’AI.
Rollout in corso e possibili implicazioni per l’esperienza utente
La nuova funzionalità non è ancora disponibile per tutti gli utenti.
Secondo le analisi, l’aggiornamento viene distribuito da Google tramite un aggiornamento lato server, una pratica comune che permette di abilitare funzioni senza richiedere il download di una nuova versione dell’app dallo store.
Il report indica che la opzione è già visibile su alcuni dispositivi che eseguono la versione stabile dell’app, mentre risulta assente su altri, inclusi alcuni modelli della serie Google Pixel.
Non è chiaro quanto tempo sarà necessario per un’implementazione completa su scala globale.
Sebbene l’obiettivo di preservare la qualità sia encomiabile, alcuni osservatori pongono l’accento su una potenziale complicazione.
Il metodo di condivisione attuale, che permette l’invio diretto dell’immagine a un’app con un paio di tap rapidi, potrebbe essere più veloce del nuovo sistema a link, che introduce passaggi aggiuntivi.
Per molti utenti, specialmente quelli che condividono immagini per puro divertimento e immediatezza, la velocità potrebbe continuare a essere preferibile alla massima fedeltà.
Un’alternativa o una sostituzione?
La domanda che si pongono in molti è se questa nuova opzione di condivisione tramite link sia destinata a affiancarsi al menu di condivisione diretto esistente o se, a lungo termine, lo andrà a sostituire completamente.
Il timore è che Google possa decidere di eliminare la condivisione diretta, costringendo tutti gli utenti a passare attraverso il sistema a link anche quando la massima qualità non è un requisito fondamentale.
Al momento, non ci sono indicazioni ufficiali da parte di Google sulle sue intenzioni finali.
La comunità di utenti e gli esperti del settore auspicano che la nuova funzionalità rimanga una scelta, un’alternativa preziosa per chi ne ha bisogno, senza privare gli altri della semplicità e della velocità dello strumento attuale.
Solo quando il rollout sarà completato e la funzione sarà analizzabile nella sua interezza si potrà comprendere la reale strategia di Mountain View e l’impatto che questa innovazione avrà sul flusso di lavoro quotidiano con l’assistente Gemini.
