Le vendite deludenti del modello iPhone Air hanno spinto Apple a una decisione drastica: la cancellazione dell’aggiornamento previsto per il 2026, noto come Air 2. Secondo indiscrezioni riportate da fonti interne e confermate da movimenti nella catena di fornitura, il colosso di Cupertino ha comunicato ai propri ingegneri la rimozione del dispositivo dal programma di sviluppo. I principali partner produttivi, Foxconn e Luxshare, hanno già avviato la chiusura delle linee di assemblaggio, con l’obiettivo di interrompere completamente la produzione entro la fine di novembre. Questa mossa segna un raro passo falso per Apple, abituata a dominare il mercato degli smartphone premium, e solleva interrogativi sulla strategia futura del brand riguardo ai modelli di fascia media.
Le indiscrezioni, riportate per la prima volta da The Information, insistono sul fatto che le prestazioni commerciali dell’iPhone Air siano state talmente insoddisfacenti da non giustificare lo sviluppo di un successore. Tre persone coinvolte nel progetto hanno confermato che l’aggiornamento, originariamente pianificato per l’autunno del 2026 in concomitanza con il lancio della serie iPhone 18 Pro e del tanto atteso iPhone Fold, è stato ora formalmente cancellato. All’interno di Apple, i dirigenti avrebbero già informato i team di ingegneria, senza peraltro fornire una nuova data di uscita per il modello, lasciando di fatto il suo futuro in sospeso.
La Catena di Fornitura in Movimento: Addio alle Linee di Produzione
Le voci trovano una conferma tangibile nei movimenti dei principali fornitori. Foxconn, storico partner di Apple, avrebbe già smantellato quasi tutte le sue linee di produzione dedicate all’iPhone Air, con l’obiettivo di terminare ogni attività entro la fine di novembre. Ancor più netta la posizione di Luxshare, altro fornitore cruciale per l’assemblaggio, che avrebbe cessato la produzione del modello alla fine di ottobre. Questi sviluppi sono un indicatore chiaro e inequivocabile della volontà di Apple di archiviare definitivamente il prodotto. La catena di fornitura, del resto, è da sempre un termometro sensibile per misurare la salute di un prodotto Apple.
Le Caratteristiche del Modello Cancellato: Tra Voci e Contraddizioni
Il report si addentra anche nelle specifiche tecniche dell’iPhone Air 2 che non vedrà mai la luce. Le fonti citate affermavano che il dispositivo avrebbe dovuto essere ancora più leggero del suo predecessore, pur incorporando una batteria dalla capacità maggiore. Si parlava inoltre dell’introduzione di un sistema di gestione termica a camera di vapore per il chip della serie A. Tuttavia, queste voci appaiono fin da subito contraddittorie: l’aggiunta di una batteria più grande e di un sistema di raffreddamento avanzato avrebbe inevitabilmente comportato un aumento delle dimensioni e del peso, rendendo difficile conciliare tali caratteristiche con un design più leggero.
Un Fallimento Annunciato? Il Dibattito Tra Gli Analisti
Fin dal suo lancio, diversi analisti hanno etichettato l’iPhone Air come un fallimento commerciale. Le loro conclusioni si basavano su una serie di indicatori della catena di approvvigionamento, sebbene spesso in contrasto tra loro. Un primo rapporto discutibile, emerso il 17 ottobre, sosteneva che Apple avesse ridotto gli ordini per il 2025 di un milione di unità, compensando con un aumento degli altri modelli della serie iPhone 17. A seguire, l’analista Ming-Chi Kuo dichiarò che il modello Air aveva “deluso le aspettative”, prevedendo il ritiro dalla produzione dei componenti a più lunga consegna entro la fine dell’anno.
Tuttavia, non tutti i segnali erano negativi. TD Cowen ha smentito queste affermazioni il 26 ottobre, dichiarando l’assenza di cambiamenti nelle previsioni per iPhone per quel mese. A complicare ulteriormente il quadro, i media cinesi hanno riportato a metà ottobre che l’iPhone Air era andato esaurito quasi immediatamente dopo l’apertura dei preordini nel paese. Questo scenario contrastante dimostra quanto sia complesso interpretare i movimenti di un ecosistema produttivo vasto e dinamico come quello di Apple. È importante notare che qualsiasi modifica apportata alla catena di approvvigionamento è una pratica normale per l’azienda, strutturata per adattarsi con agilità alla domanda dei consumatori. Un calo degli ordini non significa necessariamente che un prodotto sia un fallimento; spesso accade che le vendite iniziali siano dominate dai modelli Pro, mentre i modelli standard e altri vedano una ripresa mesi dopo, quando la domanda per i top di gamma si attenua. La cancellazione dell’iPhone Air 2 rimane, nonostante tutto, un segnale forte di una strategia che non ha incontrato il favore del mercato.
