La scadenza per il pensionamento definitivo di Apple HomeKit è stata ufficialmente spostata. Il colosso di Cupertino ha aggiornato i propri piani, concedendo agli utenti qualche mese di respiro aggiuntivo per completare la migrazione al nuovo framework di domotica, Apple Home. Secondo quanto riportato da fonti specializzate e confermato da un aggiornamento sulla pagina di supporto ufficiale, lo spegnimento del vecchio protocollo non avverrà più nell’autunno del 2025, bensì il 10 febbraio 2026. Questo slittamento offre un periodo di transizione più ampio per adottare la piattaforma più moderna e ricca di funzionalità.
La notizia del rinvio è stata inizialmente rilevata dai colleghi di MacRumors, che hanno notato la modifica nella documentazione ufficiale. È curioso osservare che, al momento delle prime segnalazioni, la versione italiana della stessa pagina di supporto continuava a indicare la vecchia data di “autunno del 2025”. Questo disallineamento è probabilmente dovuto a un leggero ritardo nell’aggiornamento dei contenuti localizzati del sito web, una circostanza non infrequente per Apple e molti altri grandi operatori tecnologici. Tuttavia, la fonte primaria in inglese è considerata la più affidabile e aggiornata.
Perché Apple spinge verso il nuovo framework Home
Apple Home è stato introdotto circa tre anni fa come successore di HomeKit, promettendo un ecosistema di domotica notevolmente potenziato. Il nuovo framework non è solo presentato come più sicuro e robusto dal punto di vista infrastrutturale, ma integra anche una gamma di funzioni assenti nella versione precedente. Tra le innovazioni più significative spicca l’accesso per ospiti, che permette di concedere permessi temporanei e limitati per la gestione della casa intelligente senza dover condividere le credenziali personali. Inoltre, Apple Home supporta una varietà di categorie di dispositivi molto più ampia, includendo finalmente prodotti come i robot aspirapolvere, che con HomeKit non erano direttamente compatibili. Un’altra aggiunta cruciale è il registro delle attività, che fornisce un log completo e dettagliato di tutte le azioni compiute dai vari gadget connessi, offrendo maggiore trasparenza e controllo all’utente.
Una transizione progettata per essere semplice
Uno degli aspetti più rassicuranti per gli utenti è la relativa semplicità del processo di aggiornamento. Apple ha progettato la migrazione da HomeKit a Home per essere il più indolore possibile. La procedura, gestita interamente all’interno dell’app Casa su iPhone, iPad o Mac, è infatti estremamente rapida. Secondo quanto riferito, per avviare e completare il passaggio sono sufficienti pochi tap sullo schermo, un’operazione che non dovrebbe richiedere più di un minuto. Non è necessario resettare i dispositivi, riconfigurarli manualmente o modificare la struttura delle stanze e delle automazioni esistenti. Il sistema si occupa di trasferire in modo trasparente l’intera configurazione nel nuovo ambiente.
Nel frattempo, Apple ha già avviato una campagna di comunicazione per informare gli utenti dell’imminente cambiamento. Le notifiche vengono inviate attraverso molteplici canali, incluse email di promemoria e avvisi direttamente all’interno dell’applicazione Casa. È lecito aspettarsi che questa attività di informazione si intensifichi progressivamente man mano che ci si avvicinerà alla nuova data di scadenza del febbraio 2026. L’obiettivo è chiaramente quello di garantire che tutti gli utenti effettuino il passaggio in tempo, evitando interruzioni di servizio o funzionalità limitate per i dispositivi che rimanessero ancorati al vecchio standard. Questo rinvio, sebbene modesto, dimostra l’attenzione di Apple verso un’esperienza utente fluida e senza intoppi, anche in momenti critici come l’obsolescenza di una piattaforma.
