La storica applicazione di messaggistica di Meta, WhatsApp, si appresta a compiere un passo epocale verso l’apertura.
Secondo le ultime rivelazioni, gli sviluppatori stanno lavorando a una funzionalità che permetterà, per la prima volta, di comunicare con utenti di altre piattaforme come Telegram, iMessage e Google Messaggi direttamente dall’interno della stessa schermata.
Questa mossa, dettata dalla necessità di conformarsi al Digital Markets Act dell’Unione Europea, mira a spezzare i cosiddetti “giardini recintati” delle Big Tech, restituendo agli utenti la piena libertà di scelta sull’applicazione da utilizzare senza dover rinunciare alla propria cerchia di contatti.
La scoperta nella versione beta e il rispetto del DMA
La nuova funzionalità è ancora in una fase embrionale di sviluppo, ma è stata individuata nell’ultimo aggiornamento beta di WhatsApp per Android, la versione 2.25.31.7, disponibile sul Google Play Store.
A scovarla e a darne notizia è stato, come spesso accade, il noto sito WABetaInfo, specializzato nell’analisi delle build sperimentali dell’app.
L’impulso decisivo per questo cambiamento di rotta proviene dal Digital Markets Act (DMA), il regolamento europeo che impone alle grandi aziende tecnologiche, designate come “guardiani del mercato”, di garantire l’interoperabilità dei propri servizi con quelli dei concorrenti.
L’obiettivo del legislatore è chiaro: favorire una concorrenza più equa e offrire ai consumatori un ventaglio di scelte più ampio e flessibile.
Il protocollo Signal come garanzia di sicurezza
Uno degli aspetti più delicati dell’interoperabilità riguarda la sicurezza.
Come può WhatsApp, che ha fatto della crittografia end-to-end un suo caposaldo, aprirsi ad altre app senza compromettere la privacy degli utenti?
La risposta dell’azienda di Meta è tecnica e stringente.
Il collegamento sarà possibile solo con quelle piattaforme che adotteranno il protocollo Signal – che WhatsApp stessa sta incoraggiando come standard di settore – o altri sistemi di crittografia compatibili in grado di garantire lo stesso, elevatissimo livello di protezione.
Ogni servizio di messaggistica terzo che desideri interconnettersi dovrà quindi superare una rigorosa verifica tecnica proprio sui meccanismi di cifratura delle comunicazioni.
Funzionalità essenziali e il futuro dei gruppi
Nella sua fase iniziale, l’interoperabilità coprirà le funzioni di base della messaggistica.
Gli utenti potranno scambiarsi:
- Messaggi di testo
- Messaggi vocali
- Foto
- Video
- Documenti
Rimarranno temporaneamente escluse feature più avanzate come l’invio di adesivi, i messaggi a scomparsa e gli aggiornamenti dello stato.
La grande novità riguarda i gruppi.
Contrariamente alle prime indiscrezioni, WhatsApp sta attivamente lavorando per rendere possibili le conversazioni di gruppo tra utenti di app diverse.
Per creare un gruppo “misto”, tuttavia, tutti i partecipanti dovranno avere attivato il servizio di interoperabilità sui rispettivi account.
Tutte le funzionalità disponibili nelle chat one-to-one saranno estese anche ai gruppi.
Nuove e granulari impostazioni sulla privacy
Un cambiamento così radicale richiede un controllo preciso sulla propria sfera privata.
WhatsApp sta introducendo una nuova serie di impostazioni dedicate per gestire chi può aggiungerci in chat con utenti di altre app.
Dalle anteprime trapelate, le opzioni saranno molto dettagliate e permetteranno di scegliere tra:
- Tutti: nessuna restrizione.
- I miei contatti e le persone di app di terze parti selezionate: un equilibrio tra apertura e controllo.
- Solo i miei contatti: la modalità più restrittiva.
- I miei contatti eccetto…: per escludere contatti specifici.
- Nessuno: per disattivare completamente l’aggiunta da app esterne.
Questa architettura dimostra l’intenzione di WhatsApp di non imporre l’apertura, ma di renderla un’opzione che l’utente può configurare in base alle proprie esigenze di privacy.
L’arrivo ufficiale di questa funzionalità segnerà una nuova era per la messaggistica istantanea, trasformando WhatsApp da un ecosistema chiuso a un hub di comunicazione potenzialmente universale, sempre nel rigoroso rispetto della sicurezza e della normativa europea.
