La carenza mondiale di chip di memoria RAM sta facendo lievitare i costi tecnologici, mettendo in seria difficoltà i produttori di smartphone. A causa di problemi nell’approvvigionamento globale, numerosi marchi, Samsung incluso, si preparano ad applicare aumenti di prezzo sui propri prodotti nel prossimo futuro. La domanda esplosiva di memoria ad alta potenza per i server di intelligenza artificiale sta prosciugando le forniture, con ripercussioni dirette sul mercato consumer.
L’Effetto Domino dell’Intelligenza Artificiale sul Mercato RAM
All’origine di questa situazione critica vi è la domanda insostenibile di chip di memoria ad alta larghezza di banda, noti come HBM. Questi componenti, essenziali per far funzionare strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT, Gemini e Copilot, stanno assorbendo una fetta consistente della capacità produttiva globale. Il boom vertiginoso delle tecnologie AI ha spinto alle stelle la richiesta di questo tipo di RAM ultra-veloce, mentre l’offerta fatica a tenere il passo. Il risultato è un’impennata dei listini: dai primi dell’anno, i prezzi dei chip di memoria sono saliti di oltre il 50%. Questo rincaro, finora assorbito dalle filiere, sta ora iniziando a riflettersi sul costo finale dei dispositivi elettronici per i consumatori.
Samsung e gli Altri Colossi alla Sbarra
Anche i giganti del settore non sono immuni. Secondo le indiscrezioni che circolano, Samsung sarebbe intenzionata ad alzare i prezzi dei suoi prossimi modelli di smartphone e tablet per compensare l’aumento dei costi. La situazione è paradossale: sebbene il colosso sudcoreano produca internamente i propri chip DRAM e NAND, la pressione sull’offerta globale è tale da non permettere a nessuno di sottrarsi completamente alle sue conseguenze. Sebbene non siano stati divulgati numeri precisi, si prevede che gli aumenti andranno a interessare quasi l’intera gamma di prodotti dell’azienda.
Non si tratta di un’ipotesi remota, ma di una realtà già in atto per alcuni player. Xiaomi, ad esempio, ha già effettuato un aggiornamento dei prezzi. Il suo nuovo modello Redmi K90, nonostante abbia la stessa configurazione del suo predecessore (12 GB di RAM + 256 GB di archiviazione), è stato lanciato sul mercato cinese a un prezzo di partenza di 2.599 yuan, ovvero 100 yuan in più rispetto al modello della generazione precedente. Questo segnale è un indicatore chiaro della direzione che sta prendendo il mercato.
Il Futuro Prossimo: Smartphone Più Cari e una Crisi di Lungo Periodo
Alla luce di questi sviluppi, è altamente probabile assistere a rincari generalizzati per tutti i nuovi smartphone che verranno lanciati sul mercato. La prospettiva è ancor più cupa se si considera che la carenza di memoria non sembra destinata a risolversi a breve termine. Con la domanda di intelligenza artificiale che non accenna a rallentare, gli analisti prevedono che lo squilibrio tra domanda e offerta potrebbe protrarsi fino al 2027, se non addirittura al 2028. Il settore consumer si prepara dunque a navigare in acque agitate per i prossimi anni, con i produttori costretti a bilanciare costi crescenti e competitività sul mercato.
Nel frattempo, l’attenzione si sposta anche sui prossimi lanci. Modelli come l’atteso Xiaomi 17 Air, che promette di distinguersi per il suo design, si troveranno a dover fare i conti con questo scenario economico sfavorevole, dove l’innovazione potrebbe dover essere valutata anche in base alla sua sostenibilità di costo.
