La serie Redmi K90 ha fatto il suo debutto ufficiale in Cina, e come da tradizione, i modelli di punta sono destinati a essere ribrandizzati per il mercato globale sotto l’egida di Poco. I futuri Poco F8 Ultra e Poco F8 Pro, rispettivamente eredi del Redmi K90 Pro Max e del Redmi K90, arriveranno con una significativa riduzione della capacità della batteria, pur mantenendo, secondo le prime indiscrezioni, il resto dell’impressionante specifiche tecniche. La strategia di Poco sembra replicare quanto visto in passato, adattando i dispositici per i diversi mercati, con l’obiettivo di mantenere un posizionamento competitivo sul prezzo senza compromettere del tutto le prestazioni. Le informazioni, scoperte all’interno del codice di HyperOS, dipingono il quadro di due smartphone dal potenziale elevato, nonostante il compromesso sull’autonomia.
Le batterie subiscono un taglio, ma la ricarica rapida rimane
Il dettaglio più significativo emerso dalle rivelazioni del leaker Kacper Skrzypek riguarda proprio l’unità di alimentazione. Il Poco F8 Ultra, che corrisponde al colosso cinese Redmi K90 Pro Max, vedrà la sua mastodontica batteria da 7.560 mAh ridotta a 6.500 mAh per la versione internazionale. Allo stesso modo, il Poco F8 Pro, alias del Redmi K90, scenderà da 7.100 mAh a 6.210 mAh. Si tratta di una diminuzione consistente, che andrà a influire inevitabilmente sull’autonomia generale dei dispositivi in condizioni di utilizzo intensivo. Tuttavia, una nota positiva arriva dal sistema di ricarica: entrambi i modelli dovrebbero mantenere il supporto per la ricarica cablata ultraveloce da 100W. Inoltre, la comoda ricarica wireless da 50W sembra essere un’esclusiva riservata al solo modello Ultra, confermando una differenziazione tra i due prodotti anche in questo ambito.
Specifiche tecniche al top: chipset Snapdragon d’élite e schermi OLED
Al di là della questione batteria, la serie Poco F8 promette di portare in Occidente l’hardware di prim’ordine dei modelli Redmi. Il Poco F8 Ultra, il vero e proprio flagship della linea, dovrebbe essere equipaggiato con la piattaforma di calore più potente di Qualcomm, il Snapdragon 8 Elite Gen 5. Questo chipset, abbinato a generose configurazioni di RAM e storage, garantirà prestazioni estreme per gaming, multitasking e qualsiasi attività ad alta intensità di risorse. L’esperienza visiva sarà affidata a un ampio e probabilmente splendido display OLED da 6,9 pollici. Il comparto fotografico, altro punto di forza, si preannuncia di alto livello con una configurazione triple camera posteriore che includerà un sensore principale da 50 MP e, cosa fondamentale per gli appassionati di fotografia, un teleobiettivo dedicato.
Il Poco F8 Pro, sebbene leggermente meno potente, non sarà da meno. Questo modello dovrebbe adottare il chipset Snapdragon 8 Elite della generazione precedente, comunque una soluzione di altissimo profilo. Lo schermo sarà un OLED da 6,59 pollici, offrendo colori vivaci e contrasti profondi. Per quanto riguarda le fotocamere, il sistema prevede un sensore principale da 50 MP, affiancato da altri moduli, e una fotocamera frontale da 20 MP per selfie e videochiamate di qualità.
HyperOS 3.0 e resistenza completano il pacchetto
Sul fronte software, entrambi gli smartphone della serie Poco F8 arriveranno con la nuovissima interfaccia HyperOS 3.0 di Xiaomi, basata sul prossimo sistema operativo Android 16. Questo garantisce non solo le ultime funzionalità e ottimizzazioni di Google, ma anche l’esclusivo ecosistema di servizi e la personalizzazione tipica di Xiaomi. Un’altra caratteristica di rilievo, che testimonia la qualità costruttiva, è la certificazione di resistenza alla polvere e all’acqua. Sia il Poco F8 Ultra che il F8 Pro offriranno la doppia certificazione IP68 e IP69, che non solo li protegge da immersioni in acqua, ma anche da getti d’acqua ad alta pressione e temperature elevate, rendendoli dispositivi robusti e adatti a un uso più intenso.
L’attesa per il lancio ufficiale della serie Poco F8 inizia ora a crescere. Sebbene Poco non abbia ancora annunciato date ufficiali, il recente debutto della serie Redmi K90 in Cina fa presupporre che l’attesa per i modelli globali non si protrarrà troppo a lungo. Il compromesso sulla batteria sarà il prezzo da pagare per avere a disposizione, sul mercato italiano e internazionale, hardware di altissimo livello a una frazione del costo di altri top di gamma. Resta da vedere come Poco gestirà il pricing e la comunicazione per giustificare questa scelta agli occhi di un pubblico sempre più attento all’autonomia.
