I piani di Apple per un iPad pieghevole stanno incontrando ostacoli tecnologici e di produzione significativi, secondo le ultime analisi di settore. Il dispositivo, che rappresenterebbe l’ingresso della Mela nel mercato dei tablet pieghevoli, potrebbe subire un ritardo sostanziale, con una data di commercializzazione posticipata al 2029, o addirittura al 2030. Le principali criticità risiedono nel costo proibitivo del display flessibile di grandi dimensioni e nel peso eccessivo del prototipo, che supererebbe il chilogrammo e mezzo. Questi impedimenti stanno mettendo a dura prova lo sviluppo del prodotto, al punto che Apple potrebbe valutare la cancellazione completa del progetto se non riuscisse a trovare soluzioni efficaci.
L’azienda di Cupertino sta da tempo lavorando per portare sul mercato dispositivi con schermo flessibile. Le previsioni più vicine indicano l’arrivo di un iPhone Fold per il 2027, seguito da un modello a conchiglia, un iPhone Flip, nel 2028. Tuttavia, il progetto più ambizioso e tecnologicamente sfidante rimane quello dell’iPad pieghevole. Questo dispositivo non sarebbe un semplice tablet, ma un ibrido che, una volta aperto, si trasformerebbe in un laptop con un unico, enorme schermo. Il design, stando alle indiscrezioni, ricalcherebbe quello del Huawei MateBook Fold, con due metà che, richiudendosi, proteggono il display flessibile interno.
Il cuore tecnologico del problema risiede proprio in questo schermo. La diagonale, quando il dispositivo è completamente aperto, sarebbe di 18 pollici, una misura senza precedenti per un prodotto pieghevole consumer. Apple sta sviluppando questo componente in collaborazione con Samsung, leader del settore dei display OLED flessibili. La volontà dell’azienda è di implementare le stesse soluzioni avanzate per minimizzare la visibilità della piega di schermo che saranno introdotte sugli iPhone pieghevoli. Tuttavia, scalare queste tecnologie su un pannello di tali dimensioni si è rivelato estremamente complesso e costoso. I processi produttivi sono più delicati e le percentuali di scarto più elevate, fattori che contribuiscono a far lievitare il prezzo finale del componente.
Un prezzo proibitivo e un peso eccessivo
Le conseguenze di queste difficoltà tecniche si ripercuotono direttamente sul prezzo di vendita stimato per il consumatore finale. Secondo le analisi, il costo di questo iPad Fold potrebbe essere addirittura triplo rispetto a quello di un attuale iPad Pro. Per fare un paragone concreto, l’iPad Pro da 13 pollici con il chip M4 ha un prezzo di listino che parte da 1.469 euro. Questo posizionerebbe l’iPad pieghevole intorno ai 4.000-4.500 euro sul mercato italiano, una fascia di prezzo estremamente elevata per un dispositivo mobile, anche considerando la sua natura ibrida. Oltre al costo, l’altro grande scoglio è il peso. Nella configurazione chiusa, il dispositivo avrebbe le dimensioni di un laptop da 13 pollici, ma la sua massa supererebbe il chilogrammo e mezzo, avvicinandosi pericolosamente a quella di un MacBook Pro. Il confronto con gli iPad tradizionali è impietoso: un iPad Pro da 13 pollici pesa infatti a partire da 579 grammi, meno di un terzo. Anche il diretto competitor concettuale, il MateBook Fold di Huawei, risulta più leggero, con un peso di circa 1,1 chilogrammi.
Il futuro del progetto è in bilico
La combinazione di questi fattori – costo elevato e peso eccessivo – rischia di minare la stessa ragion d’essere del prodotto. Apple punta sempre a un’integrazione perfetta tra hardware e software, offrendo un’esperienza utente impeccabile. Un dispositivo troppo pesante e costoso potrebbe non incontrare il favore del mercato, non giustificando gli enormi investimenti in ricerca e sviluppo. Le previsioni iniziali di Apple indicavano il 2028 come finestra di lancio ideale, ma i persistenti problemi tecnici hanno costretto a rivedere le tempistiche. Le nuove stime parlano ora di un rinvio al 2029, con una possibile ulteriore posticipazione al 2030. La decisione finale spetta ai vertici aziendali di Cupertino, che dovranno soppesare il potenziale innovativo del prodotto contro i rischi commerciali e le sfide produttive. La cancellazione totale del progetto rimane un’opzione concreta sul tavolo, segnando una rara battuta d’arresto per Apple in un settore tecnologico emergente.
