Una nuova funzione di privacy sta per fare il suo debutto sull’app Google per Android, colmando un divario di funzionalità con la versione iOS. L’opzione “Cronologia disattivata”, equivalente alla navigazione in incognito, sarà presto accessibile direttamente dalla barra di ricerca, offrendo agli utenti un maggiore controllo sui propri dati di navigazione. L’aggiornamento, attualmente in fase di sviluppo, promette di allineare l’esperienza d’uso tra le due piattaforme principali, rispondendo alle crescenti esigenze di riservatezza degli utenti.
La disparità tra le due app, con la funzione già pienamente operativa su iOS e assente su Android, ha a lungo sollevato interrogativi. Un portavoce di Google ha confermato l’intenzione dell’azienda di raggiungere la piena parità, assicurando che la funzione sarà presto disponibile per tutti. Attualmente, gli utenti che accedono all’app Google su un dispositivo Apple e toccano la barra di ricerca vedono un comodo interruttore per la “Modalità di navigazione in incognito” posizionato sopra la tastiera. Attivandolo, si apre una finestra dove le attività recenti e la cronologia delle ricerche non sono visibili. Eseguendo le stesse identiche azioni sull’app per Android, questa opzione al momento non è presente, ma la situazione è destinata a evolversi rapidamente.
La Scoperta nella Versione Beta
Le prime conferme dell’imminente arrivo della funzione giungono da un’analisi approfondita della versione beta dell’app Google, identificata come v16.42.61.sa.arm64. Come riportato da Android Authority, l’esame del codice ha rivelato che la versione Android dell’app implementerà un interruttore denominato “Cronologia disattivata”. La sua posizione sarà analoga a quella della controparte iOS, rendendo l’esperienza utente coerente e intuitiva. Mentre l’opzione per la navigazione in incognito su iOS è già visibile a tutti, le illustrazioni estratte dalla versione beta mostrano chiaramente come essa apparirà nell’interfaccia di Android.
Differenze nel Nome e Posizione
Sebbene la funzionalità di base sia identica, Google ha scelto una nomenclatura leggermente diversa per le due piattaforme. Sull’app per Android, l’opzione si chiamerà “Cronologia di ricerca disattivata”, a differenza del più generico “Modalità di navigazione in incognito” utilizzato su iOS. Un’altra piccola divergenza riguarda la collocazione dell’interruttore: su Android sarà posizionato sul lato destro della barra di ricerca, mentre su iOS si trova a sinistra. Nonostante queste minime variazioni estetiche, il funzionamento sostanziale rimarrà il medesimo, garantendo lo stesso livello di privacy.
L’attivazione della funzione “Cronologia disattivata” comporterà l’apertura di una scheda personalizzata di Chrome, tecnicamente nota come Chrome Custom Tab (CCT), che verrà immediatamente avviata in modalità di navigazione in incognito. In questo ambiente protetto, le visite recenti e la cronologia delle ricerche non saranno memorizzate e quindi non risulteranno disponibili per la consultazione successiva. Questo impedisce a Google di tracciare e profilare le attività di ricerca effettuate in questa sessione privata.
Coerenza Funzionale e Integrazione
Uno degli aspetti più curati dello sviluppo di questa funzione è la sua coerenza. All’interno di questa modalità privata, l’utente può continuare a navigare e selezionare link successivi, e ognuno di essi rispetterà la scelta iniziale di operare in incognito. Inoltre, qualora l’utente decida di aprire un link direttamente nell’applicazione Chrome principale, anche in quel caso la pagina si avvierà automaticamente in modalità di navigazione in incognito. Questo meccanismo garantisce che la scelta privacy dell’utente venga mantenuta in modo uniforme, senza interruzioni o passaggi involontari verso una navigazione tracciata.
Al momento, la funzione non è ancora stata distribuita nella versione stabile e definitiva dell’app Google per Android, rimanendo confinata alle build di test per gli sviluppatori. Tuttavia, la sua presenza consolidata e perfettamente funzionante sull’app per iOS rende estremamente improbabile un abbandono del progetto da parte di Google. Gli utenti del sistema operativo di Mountain View possono quindi attendersi l’arrivo della nuova opzione nella versione stabile nel corso delle prossime settimane. Non è da escludere, come spesso accade con gli aggiornamenti graduali, che alcuni utenti possano ricevere la funzionalità anche in anticipo rispetto a questo arco temporale. Questo aggiornamento rappresenta un passo significativo verso un ecosistema Google più uniforme e attento alla privacy, un tema sempre più centrale per i consumatori di tecnologia.
