Apple ha nuovamente innalzato l’asticella per i portatili professionali con il nuovo MacBook Pro da 14 pollici con chip M5. Questo modello non stravolge la formula vincente dei suoi predecessori, ma rappresenta una raffinatissima evoluzione, concentrando le sue innovazioni più significative nel potenziamento delle capacità di intelligenza artificiale. Mentre il settore tecnologico cerca di orientarsi nel panorama delle AI generative, Apple getta le basi per una loro integrazione naturale, sicura e profondamente radicata nell’ecosistema. Il MacBook Pro M5 non è solo uno strumento più potente; è un chiaro segnale di come Cupertino intenda plasmare il futuro del computing professionale, dove la macchina inizia a comprendere e anticipare le necessità dell’utente. Un futuro che, con questo dispositivo, diventa tangibile.
Design e costruzione: La solidità di una formula consolidata
Chi ha familiarità con i MacBook Pro delle generazioni recenti ritroverà nel modello M5 una sensazione di immediata riconoscibilità. Apple ha saggiamente scelto di non modificare un design che, sin dal suo debutto nel 2021, rimane attuale e inarrivabile in termini di equilibrio estetico e funzionale. Il telaio è ricavato da un unico blocco di alluminio riciclato al 100%, una scelta che garantisce una solidità eccezionale e riflette l’impegno ambientale dell’azienda, che per questo prodotto utilizza il 45% di materiali riciclati. Con uno spessore di 1,55 cm e un peso di 1,6 kg, il portatile mantiene una portabilità eccellente senza sacrificare la robustezza. Le cerniere sono precise, il coperchio si apre con una mano e la sensazione generale è di un prodotto meticolosamente progettato. Unico neo, il pannello non si apre a 180 gradi, fermandosi a circa 130-140 gradi.
La dotazione di porte rimane generosa e professionale: tre porte Thunderbolt 4 (USB-C), una HDMI 2.1 a dimensione standard, un lettore di schede SDXC ad alte prestazioni, un ingresso audio da 3,5 mm ad alta impedenza e la porta MagSafe 3 per la ricarica. Questo setup elimina quasi completamente la necessità di adattatori. La tastiera Magic Keyboard offre un feedback tattile preciso e confortevole, affiancata dal miglior trackpad del settore, ampio e con un feedback aptico impeccabile. Il Touch ID integrato nel tasto di accensione è veloce e affidabile. Completano il quadro una webcam da 12 megapixel con la funzionalità Center Stage, ideale per le videochiamate.
Display Liquid Retina XDR: Un riferimento che non delude
Il pannello Liquid Retina XDR da 14,2 pollici con risoluzione 3024×1964 pixel conferma la sua eccellenza. La retroilluminazione Mini-LED con local dimming garantisce un picco di luminosità HDR fino a 1600 nit e un contrasto elevatissimo. Sebbene i neri non siano profondi come quelli di un OLED, la luminosità complessiva e la fedeltà cromatica lo rendono superiore in molti scenari professionali. La copertura dello spazio colore P3 e la calibrazione di fabbrica lo rendono uno strumento affidabile out-of-the-box per i creativi. La tecnologia ProMotion con refresh rate variabile fino a 120 Hz assicura fluidità, mentre l’opzione della finitura nano-texture, che riduce drasticamente i riflessi, è una feature sottovalutata ma estremamente impattante per chi lavora in ambienti luminosi.
Chip M5: Il cuore intelligente della nuova generazione
Il vero salto in avanti è guidato dal nuovo chip M5 di Apple. Questo sistema su chip (SoC) è costruito su un nodo produttivo avanzato e integra una CPU a 10 core (4 ad alte prestazioni e 6 ad alta efficienza) e una GPU a 10 core con una nuova architettura. L’elemento distintivo, tuttavia, è la sua vocazione per l’intelligenza artificiale. Oltre al consueto Neural Engine, Apple ha integrato per la prima volta degli acceleratori neurali direttamente all’interno della GPU. Questa architettura ibrida permette di distribuire i carichi di lavoro AI in modo più efficiente, sfruttando sia l’NPU che le unità grafiche per l’elaborazione di modelli complessi in locale. La memoria unificata, con tagli fino a 32 GB e una larghezza di banda di 153 GB/s, e gli storage SSD ad altissima velocità (fino a 4 TB) completano un pacchetto hardware estremamente coeso e performante.
Prestazioni e Autonomia: Il binomio vincente
Nei test pratici, il MacBook Pro M5 dimostra una reattività istantanea e una costanza di prestazioni impressionanti, anche sotto carichi prolungati. Le ventole, se attivate, sono quasi impercettibili. Rispetto alla generazione M4, si registrano miglioramenti significativi: in Xcode la compilazione è circa il 20% più veloce, mentre in Blender le prestazioni di ray tracing crescono del 60%. Il vantaggio più eclatante si osserva nei carichi di intelligenza artificiale, dove il “time to first token” per i modelli linguistici grandi (LLM) è fino a 1,8 volte più rapido rispetto all’M4. Queste prestazioni rimangono invariate anche quando si utilizza la batteria, un dettaglio cruciale per i professionisti in mobilità.
L’autonomia è semplicemente fuori dalla portata della concorrenza. Apple dichiara fino a 24 ore di riproduzione video e fino a 16 ore di navigazione web. In un uso misto e realistico, è facile superare le 12 ore di lavoro continuativo. La batteria da 72,4 Wh, unita all’efficienza del chip M5, garantisce questa longevità. Supporta inoltre la ricarica rapida, raggiungendo il 50% in circa 30 minuti con un alimentatore da 96W. Attenzione: in conformità con le prossime normative europee, il caricatore non è più incluso nella confezione e deve essere acquistato separatamente.
macOS Tahoe e Apple Intelligence: L’IA diventa personale
Il nuovo sistema operativo macOS Tahoe è la piattaforma che dà significato all’hardware potenziato del M5. Apple Intelligence, il framework di intelligenza artificiale, è progettato per operare principalmente on-device, garantendo privacy e velocità. Tra le funzioni più rilevanti ci sono la Live Translation per tradurre conversazioni in tempo reale anche offline, Image Playground per generare immagini da prompt testuali direttamente nelle app, e un Spotlight potenziato che può riassumere testi o comporre messaggi. Queste non sono semplici gadget, ma strumenti pratici in grado di ottimizzare i flussi di lavoro. Le Shortcuts diventano più intelligenti, permettendo automazioni complesse basate sul linguaggio naturale.
Il MacBook Pro 14″ con chip M5 si posiziona come uno dei portatili professionali più equilibrati e completi sul mercato. Con un prezzo di partenza di 1849 euro, leggermente inferiore al modello precedente, offre un pacchetto di prestazioni, autonomia e integrazione software difficile da eguagliare. È la scelta ideale per sviluppatori, creativi e qualsiasi professionista che necessiti di una macchina potente, affidabile e con una autonomia che copre un’intera giornata lavorativa e oltre. Per chi proviene da un MacBook con chip M1 o M2, il salto è netto e tangibile, soprattutto per chi utilizza applicazioni che sfruttano l’intelligenza artificiale.
