Le ambizioni di Apple nel campo dell’intelligenza artificiale generativa stanno affrontando una prova di resistenza interna senza precedenti.
Secondo quanto riportato da Mark Gurman, il team Apple Foundation Models, cuore pulsante dello sviluppo dei modelli di base per l’AI, è scosso da un’emorragia di talenti che ne mina la stabilità e le prospettive future.
La crisi, che avrebbe avuto origine dalle difficoltà incontrate nel potenziamento di Siri, ha già portato alla partenza del leader e fondatore del team, accompagnata da quella di una dozzina di ricercatori chiave.
La situazione si è ulteriormente aggravata con defezioni di alto profilo, gettando un’ombra di incertezza sul lancio del nuovo Siri, atteso per la primavera del 2026.
L’Effetto Domino: Dalle Criticità di Siri alla Fuga di Talenti
Le prime avvisaglie della turbolenza interna risalgono ai problemi persistenti nello sviluppo dell’assistente vocale Siri.
Nei mesi scorsi, la dirigenza Apple avrebbe maturato la decisione di valutare l’integrazione di modelli di intelligenza artificiale di terze parti per colmare il divario competitivo con assistenti conversazionali più avanzati come ChatGPT.
Questa scelta strategica, percepita da alcuni come una mancanza di fiducia nelle capacità interne, sembra aver innescato il fenomeno della fuga di cervelli.
Il team Foundation Models, responsabile della creazione dei modelli fondamentali per l’ecosistema AI di Apple, ha subito un colpo durissimo con l’addio del suo capo e fondatore, una figura centrale per i progetti di ricerca.
L’Addio a Catena dei Leader dell’Intelligenza Artificiale
La spirale negativa non si è fermata.
L’ultimo e significativo episodio di questa crisi è stata la partenza di Ke Yang, responsabile del team Answers, Knowledge and Information (AKI).
Yang, che aveva assunto il ruolo solo poche settimane prima, ha lasciato Apple per unirsi a Meta Platforms.
La sua nomina era avvenuta in seguito all’uscita di scena di Robby Walker, precedente capo della stessa unità AKI.
Il compito di Yang era di cruciale importanza: guidare la trasformazione di Siri verso un modello di linguaggio più sofisticato e competitivo, simile a quello offerto da ChatGPT.
La rapidità con cui anche lui ha abbandonato l’incarico rappresenta, secondo le analisi, un segnale imbarazzante per l’azienda di Cupertino, evidenziando una profonda instabilità nella leadership dei progetti di intelligenza artificiale più strategici.
Preoccupazioni sul Nuovo Siri e il Rischio di Altre Defezioni
Le fonti citate da Gurman dipingono uno scenario tutt’altro che roseo e suggeriscono che le dimissioni potrebbero non essere finite.
Altri dirigenti di alto livello all’interno della divisione AI starebbero seriamente valutando l’ipotesi di lasciare l’azienda.
La loro decisione finale sembra essere legata a doppio filo alle prestazioni del nuovo Siri, la cui release è prevista con l’aggiornamento di sistema iOS 26.4 nella primavera del 2026.
Se l’assistente vocale rinnovato non riuscirà a convincere i tester interni, si potrebbe aprire un nuovo esodo di competenze.
Nei gruppi che stanno già collaudando in anteprima le nuove funzionalità, stanno emergendo preoccupazioni tangibili sulla qualità delle risposte generate e sulle performance complessive del sistema.
Questo feedback negativo in fase di test interno aumenta la pressione su un team già in affanno e alimenta il circolo vizioso di insoddisfazione e incertezza.
La crisi in seno al team Apple Foundation Models solleva interrogativi cruciali sulla capacità dell’azienda di competere nella corsa globale all’intelligenza artificiale generativa.
Mentre colossi come Google, Microsoft e OpenAI avanzano rapidamente, Apple sembra intrappolata in una fase di transizione dolorosa, segnata da defezioni strategiche e dubbi sulla bontà del suo prodotto di punta.
I prossimi mesi saranno determinanti per capire se l’azienda riuscirà a consolidare la sua visione per Siri e a trattenere i cervelli necessari per realizzarla, o se questa emorragia di talenti finirà per ritardare ulteriormente la sua corsa tecnologica.