Un blocco improvviso e ripetuto del sistema ha colpito i possessori di Google Pixel che hanno installato l’ultima versione beta del sistema operativo. La Android 16 QPR2 Beta 3, rilasciata da meno di un giorno, è stata ritirata da Google a seguito di un’ondata di segnalazioni che denunciavano dispositivi bloccati in un ciclo di riavvio infinito, un problema noto come bootloop. La distribuzione via OTA (Over-The-Air) è stata sospesa in via precauzionale, mentre l’azienda di Mountain View non ha ancora diramato un comunicato ufficiale per spiegare le ragioni del ritiro. Per la maggior parte degli utenti iscritti al programma Beta, il pacchetto di aggiornamento non è più disponibile per il download automatico, sebbene le factory image e i file OTA rimangano sui server per un’installazione manuale, opzione riservata agli utenti più esperti.
La comunità di sviluppatori e tester ha rapidamente individuato la causa principale del malfunzionamento. Il problema sembra risiedere in un’impostazione specifica: la funzione Desktop Experience. Diversi membri della community hanno confermato che disattivando questa opzione, localizzata all’interno del menu nascosto delle Opzioni Sviluppatore, prima di applicare l’aggiornamento, il dispositivo evita il bootloop. Purtroppo, molti utenti, ignari di questa procedura preventiva, si sono ritrovati con il telefono inutilizzabile subito dopo l’installazione. La mossa di Google di interrompere la distribuzione appare quindi come una necessaria misura di contenimento dei danni, in attesa di sviluppare e rilasciare una correzione stabile che risolva definitivamente la criticità.
Soluzioni per il ripristino senza perdita di dati
Per gli utenti che hanno già il dispositivo bloccato nel bootloop, la situazione è critica ma non senza vie d’uscita. Abbandonare il programma Beta per tornare a una versione stabile di Android non è un’opzione percorribile, poiché il telefono deve essere avviabile per scaricare la build stabile. Fortunatamente, sono emerse alcune procedure di ripristino che, se eseguite correttamente, possono salvare i dati personali. La prima soluzione, illustrata pubblicamente dall’esperto Mishaal Rahman sulla piattaforma Reddit, fa uso di un comando shell ADB (Android Debug Bridge).
Il successo di questo metodo è subordinato a due condizioni fondamentali: che l’utente avesse precedentemente abilitato il debug USB (ADB) sul proprio Pixel e che, nonostante il bootloop, sia possibile accedere alla shell dalla schermata di avvio. Se queste condizioni sono soddisfatte, l’esecuzione di un comando ADB specifico può tentare di ripristinare il funzionamento del telefono senza cancellare i file personali. Una seconda opzione, scoperta da un altro utente su Reddit, non richiede l’uso di ADB ma necessita di una tastiera fisica con collegamento USB-C. Collegando la tastiera esterna al Pixel, è possibile inserire una specifica sequenza di comandi per tentare di uscire dal loop di riavvio. Le istruzioni dettagliate per entrambe le procedure sono disponibili all’interno dei thread dedicati sulla piattaforma social. È importante sottolineare che si tratta di operazioni delicate e, nel caso in cui entrambi i tentativi fallissero, l’unica alternativa rimasta sarebbe il ripristino completo del dispositivo, con la conseguente perdita di tutti i dati non backupati.
Le implicazioni per il programma Beta e la fiducia degli utenti
Questo episodio riaccende i riflettori sulla natura e sui rischi dei programmi di test pubblici. I canali Beta sono fondamentali per Google per identificare bug e problemi di stabilità prima del rilascio ufficiale al grande pubblico, ma incidenti di questa portata minano la fiducia degli utenti più fedeli che volontariamente decidono di testare software ancora in fase di sviluppo. Il ritiro di una build a poche ore dal suo lancio è un evento significativo che evidenzia la gravità del bug introdotto. La comunità si aspetta ora non solo una rapida risoluzione del problema, ma anche una trasparente comunicazione da parte di Google sulle cause tecniche e sulle tempistiche per una nuova beta funzionante. Nel frattempo, l’episodio serve da monito per tutti i tester: prima di installare una preview, è sempre consigliabile effettuare un backup completo dei propri dati e verificare le segnalazioni della community per essere preparati a potenziali inconvenienti.