Il Japan Mobility Show 2025, in programma alla fine di ottobre, si prepara ad accogliere un protagonista d’eccezione: Suzuki. La casa automobilistica nipponica porterà al salone diversi modelli tra auto e moto, ma l’attenzione sarà catalizzata da un concept particolarmente significativo, la Suzuki Vision e-Sky. Questo prototipo anticipa una kei car interamente elettrica il cui debutto sul mercato è atteso entro l’anno fiscale giapponese 2026, che si concluderà il 31 marzo 2027. In un momento in cui l’Unione Europea sta valutando la creazione di una nuova categoria normativa per agevolare la diffusione di vetture elettriche economiche, ispirate proprio al concetto delle kei car, il progetto Suzuki acquisisce un’interessante prospettiva continentale. La domanda sorge spontanea: la Vision e-Sky, o meglio la sua versione di produzione, potrebbe un giorno approdare anche nei nostri mercati?
Il concept Vision e-Sky: le caratteristiche della kei car elettrica
La Suzuki Vision e-Sky incarna alla perfezione i canoni estetici e dimensionali delle kei car, una categoria di vetture ultra-compatte estremamente popolare in Giappone. Le sue misure sono infatti contenute nei limiti previsti dalla normativa: 3.395 millimetri di lunghezza, 1.475 millimetri di larghezza e 1.625 millimetri di altezza. Il design presenta le forme squadrate e pratiche tipiche di questo genere di auto, con un cofano corto e sbalzi anteriore e posteriore ridotti al minimo per massimizzare l’abitabilità interna nonostante l’ingombro ridotto. Esteticamente, il concept si distingue per i fari anteriori con una firma luminosa a C, uniti da una sorta di griglia illuminata con un motivo a pixel. Lo stesso tema luminoso viene riproposto integralmente sui gruppi ottici posteriori, creando una forte identità visiva. Altri dettagli degni di nota sono le maniglie delle portiere a filo con la carrozzeria, scelta che contribuisce a pulire le linee, e i cerchi dotati di coperture ottimizzate per migliorare l’efficienza aerodinamica del veicolo. È ragionevole aspettarsi che il modello di serie possa presentare qualche lieve modifica, ma l’impostazione generale di forme e design dovrebbe rimanere sostanzialmente fedele a quanto visto sul prototipo.
L’abitacolo della Vision e-Sky è dominato da un approccio minimalista e tecnologico. Al centro della plancia campeggia un grande pannello che integra al suo interno il display per la strumentazione e il sistema di infotainment, riducendo al minimo i pulsanti fisici. Al guidatore è riservato un volante multifunzione a tre razze. Sul fronte tecnico, Suzuki ha mantenuto un riserbo quasi assoluto, preferendo non divulgare specifiche dettagliate sul motore elettrico e sulla batteria. L’unico dato ufficiale condiviso dall’azienda riguarda l’autonomia, stimata in circa 270 chilometri. Una percorrenza che, se confermata, viene considerata più che sufficiente per gli spostamenti quotidiani all’interno del contesto urbano, sempre più congestionato dal traffico.
Il piano UE per le E-Car e l’opportunità per Suzuki in Europa
La presentazione della Suzuki Vision e-Sky assume un significato particolare alla luce delle recenti iniziative dell’Unione Europea. Bruxelles sta infatti lavorando a un progetto per istituire una nuova categoria normativa dedicata ai veicoli elettrici leggeri, con l’obiettivo dichiarato di facilitare la diffusione di auto elettriche piccole e accessibili. Queste future E-Car europee sono concepite ispirandosi, almeno concettualmente, proprio alle kei car giapponesi, con l’ambizione di essere proposte sul mercato a un prezzo compreso tra i 15.000 e i 20.000 euro. Un recente e tangibile segnale di questa direzione è arrivato da Dacia, che ha svelato un concept della sua E-Car dalle linee inequivocabilmente richiamanti quelle delle compatte nipponiche. Questo scenario normativo in evoluzione potrebbe aprire una finestra di opportunità per Suzuki. Il costruttore, che vanta una lunga e consolidata esperienza nel segmento delle kei car, potrebbe decidere di sfruttare questo know-how per portare la sua risposta elettrica anche nel Vecchio Continente. La Vision e-Sky, o il suo erede in produzione, potrebbe così trasformarsi da vettura pensata esclusivamente per le strade di Tokyo in un’alternativa interessante per la mobilità sostenibile delle città europee.
L’eventuale arrivo di un modello del genere in Europa non sarebbe solo una questione di prodotto, ma anche di tempismo e posizionamento. Suzuki ha già dimostrato di saper interpretare le esigenze del mercato europeo con modelli di successo. La potenziale introduzione di una kei car elettrica economicamente accessibile le permetterebbe di competere in un nuovo segmento di mercato che al momento è ancora largamente inesplorato, posizionandosi come un’alternativa pragmatica e funzionale rispetto alle citycar elettriche attualmente in vendita, spesso caratterizzate da prezzi più elevati. La sfida consisterebbe nel convincere i guidatori europei circa i vantaggi di un’auto dalle dimensioni così contenute, educando il mercato ai pregi di una vettura concepita per l’essenzialità e l’agilità in città.
Se la strada tracciata dall’Unione Europea porterà effettivamente alla creazione di questo nuovo mercato, come tutto lascia presupporre, le case automobilistiche dovranno abituarsi a confrontarsi con vetture di questo tipo. Il concept di Dacia ne è una chiara dimostrazione. In questo contesto, la Suzuki Vision e-Sky, con il suo bagaglio di autentica eredità giapponese, avrebbe senza dubbio un fascino particolare. La sua eventuale commercializzazione in Europa, specialmente se confermata nel range di prezzo tra i 15.000 e i 20.000 euro, rappresenterebbe una proposta concretamente rivolta alla mobilità del futuro, sollevando una domanda cruciale per il pubblico italiano ed europeo: un’auto così piccola, elettrica e dal prezzo contenuto, potrebbe convincere i guidatori a cambiare le proprie abitudini di guida?