Sono passati cinque anni da quando Hyundai svelò al mondo la “45”, una concept car elettrica destinata a segnare una svolta epocale per il marchio coreano.
Quel prototipo, presentato come un omaggio alla storica Pony Coupé Concept di Giorgetto Giugiaro del 1974, non fu un semplice esercizio di stile, ma la pietra angolare di una nuova filosofia progettuale.
Anticipando linguaggio stilistico e tecnologie della futura IONIQ 5, la 45 guardava al passato con rispetto e al futuro con audacia, tracciando la rotta verso una mobilità più pulita, intelligente e centrata sull’esperienza umana.
Un doppio richiamo nel nome e nella sostanza
Il nome “45” racchiudeva in sé un significato profondo e un preciso intento progettuale.
Era, innanzitutto, un chiaro riferimento ai 45 anni che separavano la nuova concept dalla Pony Coupé del 1975.
Ma il numero 45 rappresentava anche l’elemento geometrico dominante del design: gli angoli di 45 gradi che definivano in modo netto e deciso la sua silhouette.
Le linee tese e le superfici essenziali, ispirate all’aerodinamica degli aerei degli anni Venti, raccontavano un’estetica potente e pura, dove la funzionalità si fondeva armoniosamente con l’emozione visiva.
Dettagli che parlano di futuro
Ogni elemento della Hyundai 45 era studiato per andare oltre l’estetica fine a sé stessa, diventando un presagio delle tecnologie a venire.
I fari a “lampada cubica” erano un moderno tributo alla griglia frontale della Pony Coupé, un ponte ideale tra la storia del marchio e la sua visione futura.
Le telecamere laterali sostituivano fisicamente gli ingombranti specchietti retrovisori tradizionali, anticipando una soluzione che oggi inizia a essere adottata sulle vetture di serie.
Ancora più innovativa era la striscia di luci a LED posizionata lungo la fiancata, progettata per comunicare al conducente informazioni cruciali come l’autonomia residua della batteria prima ancora di salire a bordo.
Questi elementi costituivano i primi, chiari esempi del linguaggio di design Sensuous Sportiness di Hyundai, un approccio che mira a fondere armonia visiva, dinamismo e una connessione emotiva tra persona e veicolo.
L’abitacolo come spazio vitale modulabile
All’interno della concept car, l’innovazione raggiungeva il suo apice con la trasformazione dell’abitacolo in un vero e proprio living space.
Sparivano i tasti superflui e la tecnologia non era più invadente, ma si integrava in un ambiente accogliente e profondamente modulabile.
Materiali naturali come legno, pelle e tessuti si alternavano creando un equilibrio caldo e raffinato, mentre un attento studio dell’illuminazione permetteva di creare atmosfere diverse a seconda delle esigenze.
Il pianale completamente piatto, reso possibile dall’architettura elettrica dedicata, liberava uno spazio senza precedenti, rendendo concretissima una nuova idea di comfort e interazione.
Sedili girevoli, superfici interattive e un cruscotto in grado di proiettare contenuti e comandi erano gli ingredienti del concetto STYLE SET FREE, dove ogni componente dell’automobile poteva adattarsi dinamicamente allo stile di vita e alle necessità del suo occupante.
Dal sogno alla realtà: la concretizzazione in IONIQ 5
La vera eredità della concept car Hyundai 45 non risiede nei suoi schizzi o nei modelli in scala, ma nella sua trasformazione in un prodotto di serie di successo.
Da quella visione audace è nata la IONIQ 5, il primo modello della gamma interamente dedicata alla mobilità elettrica del marchio.
La vettura di produzione ha ereditato dalla sua antenata concettuale non solo le proporzioni squadrate e il carattere distintivo, ma l’intera filosofia progettuale: un design essenziale e iconico, un’anima tecnologica all’avanguardia e un’idea di mobilità che pone al centro la connessione tra le persone.
Il passaggio dalla 45 alla IONIQ 5 dimostra come una visione chiara e coraggiosa, radicata nella storia ma proiettata nel futuro, possa effettivamente tradursi in un prodotto capace di influenzare il mercato e di definire l’identità di un marchio nell’era dell’elettrificazione.