La transizione ecologica nel settore automotive passa attraverso la capacità di reimmettere materiali di valore in nuovi cicli produttivi.
È questa la filosofia alla base della collaborazione rafforzata tra Stellantis, attraverso la sua business unit dedicata SUSTAINera, e SOREMO, specialista nel trattamento dei motori a fine vita.
Le due aziende presenteranno i progressi di questa sinergia a Pollutec 2025, uno dei principali saloni europei dedicati a ambiente, energia e sostenibilità industriale, in programma a Lione fino al 10 ottobre.
L’obiettivo condiviso è promuovere una trasformazione sostenibile dell’intera filiera, riducendo gli sprechi e creando un modello industriale più resiliente e indipendente.
Un Circuito Chiuso per l’Alluminio dei Motori Usati
La partnership tra il colosso automobilistico e l’azienda francese non è una novità, ma nel 2025 ha compiuto un salto di qualità decisivo.
Dal 1986, SOREMO tratta annualmente oltre 60.000 tonnellate di motori dismessi da tutta Europa, andando ben oltre la semplice demolizione.
I suoi processi avanzati consentono la separazione dei materiali e la raffinazione dell’alluminio, che viene trasformato in lingotti.
Questi ultimi sono da anni inviati alla fonderia Stellantis di Mulhouse per la produzione di nuovi propulsori.
Il traguardo più recente è l’attivazione di un circuito chiuso dedicato per l’alluminio proveniente esclusivamente da motori usati.
I propulsori ritirati dal Circular Economy Hub di Mirafiori e da altri centri autorizzati vengono lavorati per recuperare metalli.
L’alluminio riciclato, di alta qualità, viene così inviato a Mulhouse per diventare parte integrante di nuovi motori, in un perfetto esempio di economia circolare applicata.
La Strategia di SUSTAINera e la Gestione dei Materiali
Questa iniziativa si inserisce nella visione strategica più ampia di Stellantis, orchestrata dalla divisione SUSTAINera.
L’obiettivo è costruire un sistema di gestione dei materiali capace di recuperare e reimmettere in ciclo risorse preziose.
Oltre all’alluminio, il gruppo punta al recupero di rame, plastica, batterie e componenti provenienti sia dall’attività post-vendita che da veicoli dismessi.
In questo quadro opera anche SUSTAINera Valorauto, una joint venture che fornisce servizi per la gestione dei veicoli a fine vita, rivolti sia al mercato professionale che ai privati.
Attraverso piattaforme digitali, gli utenti possono contribuire attivamente al recupero dei componenti e alla tracciabilità dei materiali.
Questo approccio non solo rafforza la filiera del riciclo, ma garantisce anche un approvvigionamento più sicuro di risorse essenziali, riducendo la dipendenza da fonti esterne e mitigando i rischi legati alla volatilità dei mercati delle materie prime.
Verso un Ecosistema Industriale Decarbonizzato
Il modello proposto da Stellantis punta alla creazione di un vero e proprio ecosistema efficiente, basato sulla collaborazione tra imprese, fornitori e partner pubblici e privati.
L’integrazione di processi circolari non è solo una risposta alle pressioni normative o una mossa di marketing green.
Rappresenta una leva strategica per rendere la produzione di veicoli più indipendente, resiliente e sostenibile dal punto di vista economico e ambientale.
Reintegrare materie prime strategiche direttamente nei processi produttivi abbassa l’impronta di carbonio dell’intero ciclo di vita del veicolo, contribuendo concretamente agli obiettivi di decarbonizzazione del gruppo.
La partecipazione a Pollutec 2025 serve proprio a mostrare come questa visione si stia traducendo in progetti operativi e replicabili.
L’economia circolare diventa così il perno di una trasformazione industriale che guarda alla competitività futura senza dimenticare la responsabilità ambientale.