Il Cavallino Rampante scrive un nuovo, epocale capitolo della sua storia. Dopo mesi di attesa e speculazioni, Ferrari ha finalmente svelato i primi dettagli tecnici della sua prima vettura completamente elettrica, che debutterà sul mercato nel 2026. Battezzata semplicemente e potentemente Ferrari Elettrica, con la E maiuscola a sottolinearne la portata rivoluzionaria, l’auto è il frutto di uno sviluppo meticoloso che ha già portato al deposito di oltre 60 soluzioni brevettate. Non si tratta di un semplice adattamento alla mobilità del futuro, ma di una rilettura completa dei canoni della sportività secondo l’inesorabile filosofia di Maranello, dove la tecnica è sempre al servizio delle emozioni.
L’approccio di Ferrari è stato radicale, partendo da un’architettura totalmente nuova concepita per sfruttare al meglio le potenzialità della trazione elettrica. La scocca presenta sbalzi ridotti e una posizione di guida avanzata, vicina all’asse anteriore, per ottimizzare la distribuzione dei pesi. L’elemento più innovativo è l’integrazione strutturale della batteria nel pianale, che non è più un componente aggiunto ma parte integrante del telaio. I moduli della batteria sono installati tra gli assi, con l’85% di essi concentrato nel punto più basso possibile. Questa soluzione ingegneristica, unita a un sottotelaio posteriore meccanico e smorzato per la prima volta su una Ferrari, garantisce un baricentro estremamente basso, di 80 millimetri inferiore rispetto a un modello termico equivalente, promettendo una dinamica di guida ai massimi livelli. Completa il quadro la terza generazione della sospensione attiva a 48 volt, già apprezzata su Purosangue e ulteriormente perfezionata.
La Potenza di Quattro Motori: Cuore Elettrico da Formula Uno
Il propulsore della Ferrari Elettrica è un concentrato di tecnologia d’avanguardia. La vettura adotta due assali elettrici, anteriore e posteriore, progettati e realizzati interamente all’interno dello Stabilimento di Maranello. Ciascun assale integra due motori sincroni a magneti permanenti con rotori Halbach, una tecnologia di derivazione diretta dalla Formula Uno e ora industrializzata per la produzione di serie. In totale, quindi, la vettura è spinta da quattro motori elettrici indipendenti.
Le prestazioni sono da capogiro. L’assale anteriore sviluppa una densità di potenza di 3,23 kW/kg con un’efficienza del 93% alla massima potenza, mentre quello posteriore, ancora più performante, raggiunge i 4,8 kW/kg mantenendo la stessa efficienza. L’inverter anteriore, completamente integrato, eroga una potenza superiore a 300 kW con un peso di soli 9 chilogrammi. Una caratteristica peculiare è la possibilità di disconnettere l’assale anteriore a qualsiasi velocità, trasformando istantaneamente l’auto da una trazione integrale in una trazione posteriore pura per massimizzare l’efficienza quando la potenza totale non è necessaria.
Batteria Strutturale e Ricarica Ultraveloce: L’Autonomia del Cavallino
La batteria rappresenta forse l’innovazione più significativa. Progettata e assemblata in-house, non è un blocco indipendente ma, una volta fissata al telaio con 20 punti di ancoraggio centrali, il suo guscio inferiore contribuisce attivamente alla rigidezza torsionale della scocca. Questo approccio “a batteria strutturale” ha permesso di raggiungere una densità energetica di quasi 195 Wh/kg e una densità di potenza di circa 1,3 kW/kg.
La configurazione sfrutta 15 moduli per ottimizzare gli spazi senza allungare eccessivamente il passo. Ogni modulo contiene 14 celle ad altissima densità, sviluppate appositamente per Ferrari, che raggiungono oltre 305 Wh/kg. La capacità lorda è di 122 kWh, sufficiente per garantire un’autonomia stimata di oltre 530 chilometri. Il sistema di raffreddamento è estremamente sofisticato, con cooling plate che garantiscono temperature uniformi per una vita più lunga delle celle. L’architettura a 880 Volt supporta la ricarica rapida in corrente continua fino a 350 kW, permettendo tempi di ricarica estremamente contenuti. Inoltre, l’intero accumulatore è stato progettato per essere smontabile e riparabile, un dettaglio importante per la sostenibilità e la manutenzione a lungo termine.
Il Suono dell’Elettricità: Una Chitarra Elettrica su Quattro Ruote
Uno degli interrogativi più grandi riguardava la sonorità di una Ferrari silenziosa. La risposta del Cavallino Rampante è tanto semplice quanto geniale: niente suoni artificiali. Ferrari ha scelto di non replicare il timbro di un motore a combustione, ma di valorizzare le peculiarità del propulsore elettrico. Il suono della Ferrari Elettrica non è generato digitalmente, ma è l’espressione autentica dei suoi componenti meccanici.
Un sensore ad alta precisione, un accelerometro installato sull’assale posteriore, cattura le frequenze del powertrain che viaggiano attraverso il metallo sotto forma di vibrazione solida. Queste frequenze vengono poi amplificate e restituite all’abitacolo e all’esterno, in un’analogia che Ferrari stessa definisce con la chitarra elettrica, dove il suono non nasce dalla cassa armonica ma viene captato e amplificato. Il risultato sarà un’esperienza sonora completamente nuova, ma profondamente legata all’anima meccanica della vettura.
Controlli e Prestazioni: I Due Manettini del Futuro
All’interno dell’abitacolo, il volante introduce una novità assoluta: due manettini. A destra rimane il classico selettore che governa i controlli dinamici, dalla modalità Ice per fondi a bassa aderenza alla configurazione ESC-Off per i piloti più esperti. A sinistra, fa il suo debutto l’eManettino, dedicato alla gestione dell’architettura energetica. Questo selettore offre tre modalità di guida:
- Range: priorità all’autonomia, con potenza limitata e ottimizzazione dei consumi.
- Tour: impostazione bilanciata per l’uso stradale quotidiano.
- Performance: attiva tutta la potenza disponibile e le prestazioni massime, incluso l’overboost.
Le prestazioni sono da record, come ci si aspetta da una Ferrari. La vettura, che sarà un quattro posti dal peso di circa 2.300 kg e con forme che richiameranno un crossover dalle dimensioni simili alla Purosangue, scatterà da 0 a 100 km/h in soli 2,5 secondi e raggiungerà una velocità massima di 310 km/h. La potenza di picco in modalità boost supererà abbondantemente la soglia dei 1.000 cavalli, un numero che colloca la Ferrari Elettrica saldamente nel ristretto club delle ipervetture. L’atteso debutto nel 2026 non segna solo l’arrivo di una nuova auto, ma l’inizio di una nuova era per l’intero settore automotive, con il Cavallino Rampante pronto a dettare, ancora una volta, la sua legge.