L’innovazione nel campo dello streaming musicale compie un ulteriore passo avanti con l’annuncio di una collaborazione inedita.
Spotify ha infatti svelato la nuova funzione “Spotify in ChatGPT”, che permette di collegare il proprio account del servizio di musica direttamente all’applicazione di intelligenza artificiale.
Questa integrazione consente agli utenti di interagire con l’assistente vocale per creare playlist personalizzate, ricevere suggerimenti su nuovi artisti o cercare brani specifici in base a temi, generi o stati d’animo.
La novità è attualmente in fase di rollout per gli utenti Android e iOS in oltre 145 Paesi del mondo e, aspetto significativo, sarà accessibile anche a chi utilizza un account gratuito di ChatGPT, ampliando notevolmente la sua potenziale base di utenti.
Come funziona l’integrazione tra Spotify e ChatGPT
Il processo per collegare i due servizi non è immediato e richiede una configurazione iniziale.
La prima volta che un utente decide di utilizzare la funzione, dovrà autorizzare esplicitamente l’applicazione di ChatGPT a interagire e accedere al proprio account Spotify.
Questa autorizzazione è fondamentale per garantire la sicurezza dei dati e dei profili personali.
Una volta completato questo passaggio, l’utente potrà sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale per la gestione della propria musica.
Basterà formulare una richiesta vocale o testuale per ottenere risultati immediati: si potrà chiedere di creare una playlist energica per un allenamento, una selezione rilassante per un pomeriggio di studio o una compilation per un lungo viaggio in automobile.
L’assistente è anche in grado di analizzare i propri gusti e ascolti pregressi per fornire raccomandazioni musicali altamente personalizzate e in linea con i propri artisti preferiti.
L’esperienza utente e il widget interattivo
La risposta di ChatGPT non è un semplice elenco di brani.
All’interno dell’app dell’intelligenza artificiale, infatti, compare un widget grafico che ricorda da vicino un mini-player di Spotify.
Questo elemento visivo rende l’interazione più intuitiva e simile all’esperienza nativa dell’app di streaming.
Da questo widget, l’utente ha la possibilità di ascoltare un’anteprima dei brani direttamente in ChatGPT o di compiere azioni più decisive.
Con un semplice tocco sull’opzione “Apri in Spotify”, è possibile sia aprire una traccia singola nell’applicazione principale di Spotify, sia salvare l’intera playlist generata direttamente nella propria libreria.
Questo flusso di lavoro semplificato elimina la necessità di copiare e incollare manualmente i titoli dei brani, offrendo un’esperienza utente fluida e integrata.
Questa mossa strategica di Spotify segna un momento importante nel settore, indicando una chiara tendenza verso l’integrazione dei servizi di intelligenza artificiale generativa nella vita digitale di tutti i giorni.
Mentre altri servizi potrebbero richiedere abbonamenti premium per funzionalità simili, l’accesso per gli utenti gratuiti di ChatGPT rappresenta una scelta inclusiva che potrebbe accelerare l’adozione della tecnologia.
Per gli utenti italiani, questa integrazione promette di rivoluzionare il modo in cui si scopre nuova musica e si organizzano le proprie raccolte, rendendo la personalizzazione più semplice, veloce e accessibile che mai.