La ricerca su Google compie un balzo in avanti con l’arrivo ufficiale di AI Mode in Italia e in altre 35 lingue. Questa modalità, basata sull’intelligenza artificiale, è progettata per gestire interrogazioni complesse e articolate, trasformando l’esperienza di ricerca da una semplice digitazione di parole chiave a una conversazione naturale e multidimensionale. L’espansione, che copre ora oltre 200 Paesi e territori a livello globale, segna un punto di svolta per gli utenti italiani, che potranno accedere alla funzione sia dalla pagina dei risultati di ricerca che tramite l’app Google per Android e iOS.
Cos’è AI Mode e come funziona
AI Mode rappresenta l’evoluzione più avanzata della Ricerca Google, resa possibile da una versione personalizzata dei modelli Gemini, ottimizzati specificamente per questo scopo. A differenza della ricerca tradizionale, questa modalità incoraggia gli utenti a formulare domande lunghe e dettagliate, che in passato avrebbero richiesto multiple ricerche separate. Google riferisce che gli utenti che hanno testato per primi la funzione tendono a porre query due o tre volte più estese rispetto alla norma.
Il cuore tecnologico di AI Mode risiede in una funzionalità chiamata query fan-out. Quando l’utente pone una domanda complessa, il sistema la scompone automaticamente in diversi sottotemi e conduce ricerche parallele per ciascuno di essi. Questo approccio consente di esplorare il web in modo più approfondito e di restituire una sintesi di informazioni più ricca, pertinente e aggiornata.
Esempi pratici di utilizzo della nuova ricerca IA
Per comprendere la potenza di AI Mode, è utile un esempio concreto. Un utente potrebbe chiedere: “Vorrei capire i diversi metodi di preparazione del caffè. Crea una tabella che confronti gusto, facilità d’uso e attrezzatura necessaria”. Google AI Mode elaborerà la richiesta e presenterà una risposta strutturata. A questo punto, l’interazione può proseguire in modo conversazionale con un successivo approfondimento, come: “Qual è la macinatura migliore per ciascun metodo?”. La piattaforma ricorderà il contesto della conversazione precedente, fornendo una risposta coerente e contestuale.
Multimodalità: non solo testo, ma anche voce e immagini
Un altro tratto distintivo di AI Mode è la sua natura multimodale. La ricerca non avviene più esclusivamente tramite testo. Gli utenti possono infatti:
- Utilizzare l’icona del microfono per porre domande a voce direttamente tramite assistente vocale.
- Scattare una fotografia o caricare un’immagine dalla galleria per ottenere informazioni visive contestuali.
Questa funzionalità si rivela estremamente pratica in numerosi scenari quotidiani, come il riconoscimento di un oggetto insolito, l’identificazione di un prodotto in un negozio o l’approfondimento sulla storia di un monumento durante una visita turistica. L’integrazione di input diversi rende l’interazione con il motore di ricerca più intuitiva e immediata.
Il ruolo centrale dei contenuti web e la verifica delle fonti
Nonostante l’impiego massiccio dell’intelligenza artificiale, Google tiene a ribadire che l’obiettivo primario di AI Mode rimane quello di facilitare la scoperta di contenuti pubblicati sul web. Per questo motivo, la piattaforma fornisce sempre link diretti alle fonti da cui ha attinto le informazioni, permettendo agli utenti di verificare i dati e approfondire l’argomento sul sito web originale.
Secondo i dati dell’azienda, strumenti come AI Overview – la panoramica automatica dei risultati generata dall’IA – stanno già dimostrando un impatto positivo sul traffico verso gli editori. Dopo aver visualizzato i suggerimenti dell’intelligenza artificiale, gli utenti tendono a visitare una gamma più ampia di siti web e a dedicare maggiore attenzione ai contenuti, trascorrendo più tempo sulle pagine visitate.
Per garantire l’affidabilità, AI Mode si basa sugli stessi sistemi di ranking e qualità della Ricerca Google classica, ma introduce nuovi e più rigorosi approcci per valutare l’accuratezza delle informazioni. In casi di incertezza, quando il sistema non è sufficientemente sicuro della risposta generata, viene mostrato all’utente il tradizionale elenco di risultati web, assicurando trasparenza e mantenendo il controllo finale nelle mani della persona.
L’arrivo di AI Mode in italiano non è solo un aggiornamento di prodotto, ma un segnale della direzione che Google intende perseguire: un’esperienza di ricerca più umana, contestuale e potente, che agisce da assistente personale nella navigazione della vastità del web.