Negli ultimi mesi, diversi utenti hanno segnalato casi di surriscaldamento e persino incendi legati alla batteria del Pixel 6a. Per affrontare il problema, Google ha distribuito un aggiornamento software obbligatorio, parte del cosiddetto “Battery Performance Program”, che limita la capacità massima della batteria e riduce la velocità di ricarica come misura precauzionale.
Google ha deciso di interrompere la vendita dei Pixel 6a ricondizionati attraverso il suo store ufficiale negli Stati Uniti. Il dispositivo, fino a poco tempo fa l’opzione più economica per acquistare uno smartphone Pixel con garanzia diretta, è stato rimosso silenziosamente dal catalogo online. La decisione sembra essere una risposta diretta ai persistenti problemi di surriscaldamento che hanno colpito alcune unità di questo modello.
Molti proprietari del Pixel 6a hanno già notato gli effetti dell’aggiornamento, con una riduzione dell’autonomia e tempi di ricarica più lunghi. Tuttavia, la patch software non è stata sufficiente a risolvere completamente il problema, portando Google a prendere questa drastica decisione per evitare di vendere dispositivi potenzialmente rischiosi.
Le conseguenze per gli utenti e il mercato
Il Pixel 6a ricondizionato era disponibile sul Google Store USA al prezzo di 249 dollari fino al 22 luglio scorso. Al contrario, altri modelli ricondizionati, come quelli della serie Pixel 6 (escluso il 6a) e Pixel 7, rimangono in vendita senza interruzioni. Google non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla rimozione, ma la tempistica suggerisce un legame diretto con i problemi hardware e l’aggiornamento software limitante.
Questa mossa segna la fine di un dispositivo che, nonostante il successo iniziale, è stato compromesso da una criticità significativa. Gli utenti che possiedono ancora un Pixel 6a dovranno convivere con le limitazioni imposte dall’aggiornamento, mentre Google sembra aver preferito ritirare il modello piuttosto che rischiare ulteriori incidenti.
Il futuro della linea Pixel
La decisione di Google solleva interrogativi sulla gestione dei problemi tecnici nei dispositivi Pixel. Se da un lato l’azienda ha dimostrato di voler agire rapidamente per garantire la sicurezza degli utenti, dall’altro la rimozione del modello ricondizionato potrebbe minare la fiducia dei consumatori. Resta da vedere se Google introdurrà soluzioni più definitive per i possessori del Pixel 6a o se il dispositivo verrà gradualmente abbandonato in favore dei modelli più recenti.