Tra le novità più interessanti emerse dalle ultime analisi del codice di Gboard, spicca un possibile riferimento all’integrazione con Pixel Sense, noto anche con il nome interno di Magic Cue. Si tratta di una funzione basata sull’intelligenza artificiale che potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagiamo con lo smartphone, offrendo informazioni contestuali in modo proattivo.
L’utente non dovrebbe più dover cercare manualmente dati come numeri di prenotazione o dettagli importanti: il sistema potrebbe recuperarli autonomamente dalle e-mail di Gmail e proporli al momento opportuno. Un comportamento simile a quello già visto con i codici OTP, ma applicato a un contesto più ampio e sofisticato.
Non è ancora chiaro se questa funzionalità sarà esclusiva del Pixel 10 o se, attraverso Gboard, verrà estesa anche ad altri dispositivi Android compatibili. Google sembra puntare sempre di più sull’integrazione tra hardware e software, sfruttando l’AI per semplificare la vita degli utenti.
Emoji Kitchen e SmartEdit: altre novità in arrivo
Oltre a Pixel Sense, il teardown del codice ha rivelato altre interessanti novità in fase di sviluppo. Una di queste è la possibilità di aggiungere ai preferiti le proprie creazioni di Emoji Kitchen, una funzionalità sorprendentemente assente fino a oggi.
Gli utenti potranno finalmente salvare e riutilizzare le combinazioni personalizzate di emoji, rendendo più veloce e intuitivo l’utilizzo di uno degli strumenti più apprezzati di Gboard. Un’evoluzione naturale per una feature che ha riscosso grande successo tra gli utenti Android.
Un’altra novità degna di nota è SmartEdit, che promette di ampliare le funzionalità già esistenti per la modifica del testo tramite comandi vocali. Sebbene i dettagli precisi non siano ancora noti, si tratta probabilmente di un ulteriore passo avanti nell’integrazione tra dettatura e editing intelligente.
Miglioramenti minori e futuro di Gboard
Sono inoltre in fase di test nuove animazioni per gli strumenti di scrittura potenziati dall’AI, insieme a piccoli ritocchi per la funzione Smart Reply. Si tratta di modifiche minori rispetto alle innovazioni principali, ma che dimostrano l’attenzione costante di Google nel perfezionare l’esperienza utente.
Con queste novità, Gboard si conferma una delle tastiere virtuali più complete e all’avanguardia nel panorama Android. Non solo: potrebbe diventare un vero e proprio veicolo per portare funzioni avanzate di intelligenza artificiale anche al di fuori dell’ecosistema Pixel, avvicinando sempre di più il futuro dell’interazione uomo-macchina.